Quando ci si approccia per la prima volta al mondo dei mercati azionari, si scopre ben presto che non è poi tanto facile e intuitivo seguire l’andamento delle azioni e destreggiarsi all’interno di un settore pieno di insidie per i meno esperti. Niente paura però: basta poco per impratichirsi e apprendere i trucchi del mestiere.
Si parte ovviamente dalle società che più stuzzicano la nostra curiosità. Sei alle prime armi ma non vedi l’ora di investire in azioni Apple, in quelle di Google, di Facebook o di Eni? Bene, basta seguire le quotazioni azionarie, vere e proprie istantanee scattate alle azioni della compagnia e al suo andamento nel mercato.
Per prima cosa, bisogna utilizzare il mezzo giusto. Il più classico è ovviamente la carta stampata: i quotidiani che si occupano di finanza saranno sempre al vostro fianco ad illustrarvi l’andamento delle azioni, a patto naturalmente che sappiate leggere le abbreviazioni utilizzate per i nomi delle società.
Un’alternativa ai classici giornali ci viene offerta dai più recenti siti internet specializzati, aggiornati più di continuo e ricchi di grafici che possono guidarci nelle nostre operazioni. Naturalmente, per poter accedere a queste informazioni bisogna conoscere la giusta terminologia, ma qui ci troviamo nel campo della pura teoria e ogni buon trader, arrivato a questo punto, avrà studiato abbastanza per poter decifrare quelli che per i non addetti ai lavori sono dei geroglifici. Andiamo invece più sulla pratica.
Per seguire al meglio le quotazioni azionarie bisogna prima di tutto controllare i prezzi più alti e più bassi dell’ultimo anno, i quali daranno una visione della storia delle fluttuazioni del titolo e potranno essere utili per determinare la direzione generale dei prezzi. Occhio inoltre ai dividendi che alcuni titoli pagano agli investitori, se ce ne sono. Se una compagnia non paga in dividendi, questa sezione potrebbe essere vuota o occupata da uno slash.
Vanno poi calcolati attentamente i “guadagni per azione” (EPS), misura dell’attuale prezzo del titolo a confronto con i guadagni della società negli ultimi quattro trimestri fiscali. Gli EPS, calcolati dividendo le entrate nette della compagnia per il numero di azioni in circolazione, sono generalmente considerati tra gli aspetti più importanti per la determinazione del valore del titolo e non possono assolutamente essere ignorati.
Altro parametro da tenere sott’occhio è il P/E, la proporzione tra prezzo e guadagni: un’alta proporzione prezzo/guadagni vuol dire che gli investitori si aspettano guadagni più alti in futuro; un basso P/E vuol dire che si aspettano guadagni minori. Confrontate inoltre le proporzioni P/E di altre compagnie nello stesso settore per vedere come sta andando.
Infine controllate sempre il volume del titolo (la quantità di azioni che sono state scambiate nella sessione attuale) e cercate la colonna relativa alla portata del prezzo più alto e del più basso della giornata per avere un’idea dell’instabilità del titolo. Confrontate l’andamento di quest’ultimo con quello del giorno prima e il gioco sarà fatto. A questo punto saprete tutto sulle azioni che vi interessano e potrete agire di conseguenza. Il mercato non avrà più segreti per voi.