Si sente sempre più spesso parlare di questa sostanza dalle proprietà apparentemente miracolose nota come acido borico ma che cos’è e quali sono le sue vere proprietà?
Cominciamo con una definizione che in questi casi non guasta mai: si tratta infatti di un acido debole dalle molteplici applicazioni, nel settore farmaceutico come nelle industrie.
Leggermente più complesso è il processo con cui si ottiene questa sostanza che deriva, in sintesi, dal processo di idratazione dell’anidride borica e dai minerali del borato attraverso la reazione con l’acido solforico. Questi straordinari minerali si trovano in natura ma sono tutt’altro che comuni: la miniera più ricca di questa sostanza si trova in California.
Detto questo andiamo a vedere perché questo acido è famoso e quali sono le applicazioni e gli usi più ricorrenti. Anche se il termine è inappropriato, l’acido borico viene inteso come disinfettante nel senso che, se applicato nelle zone a rischio infezione, è un ottimo sistema preventivo. Alcuni ambiti di impiego ricorrenti sono, dunque, la pulizia delle orecchie, la prevenzione della candida, la lotta all’acne, non solo quella adolescenziale ma anche tardiva e le infezioni oculari.
Proprio per questo motivo tale sostanza si trova in tantissimi prodotti sia medici che cosmetici il cui scopo è proprio quello di curare o alleviare i sintomi dei fenomeni appena descritti. Ottimo per gli umani ma buono anche per gli animali: l’acido borico è infatti consigliato anche per pulire gli occhi dei gatti.
Esso è considerato anche un ottimo antisettico tant’è che ne viene consigliato l’uso per pelli secche oppure screpolate o per zone irritate. Pensiamo, per esempio, a irritazioni lievi dovute per esempio a un indumento troppo attillato o a l’utilizzo di un intimo inappropriato o di misura sbagliata. Le controindicazioni dell’acido borico non sono moltissime e viene assimilato dal corpo in maniera piuttosto semplice ma, prima di assumerlo, è bene consigliare il proprio medico. In base all’età, al peso o al problema si tratta infatti di una sostanza da assumere in quantità diverse.
In linea di massima, ad ogni modo, esso viene venduto in bustine da sciogliere in acqua o come soluzioni acquose già pronte. Un’ultima modalità di somministrazione e quella dei tamponcini utili per disturbi come la candida. Dopo aver descritto, in linee generali, tutti i settori di impiego di questo acido, proseguiamo con quello che è l’utilizzo più comune ovvero la lotta all’acne.
Proprio perché l’acne, in particolare quella adolescenziale, è un’infiammazione del tessuto cutaneo causata da microbatteri, gli impacchi di acido borico possono rappresentare un valido deterrente. In questo caso, però, tale sostanza non viene fisicamente assunta ma utilizzata per fare degli impacchi cutanei. Il tutto da ripetere con costanza e determinazione più volte al giorno. Mantenere la pelle ben disinfettata è infatti la soluzione ideale per prevenire la proliferazione di batteri che poi porta alle tanto fastidiose e spesso dolorose eruzioni cutanee.
Il secondo impiego è poi quello dell’utilizzo dei tamponcini per combattere la candida. Benché a detta di molti si tratti di un metodo piuttosto efficace esso non è universalmente accolto dalla comunità scientifica. Prima di procedere è dunque sempre vivamente consigliato affidarsi al parere di un medico che potrebbe utilizzare questa terapia come coadiuvante di altri sistemi tradizionali.